ALZHEIMER: IL CONVEGNO
L’armonia è possibile
Esperti a confronto sulle cure al Museo del Violino: la parola chiave è relazione.
La testimonianza di Pagano: “Quella fiamma negli occhi lampeggianti di mamma…”
“La parola chiave oggi è relazione. Che si sposa non a caso con la parola armonia, visto il luogo che ci ospita. Ma anche con sinergia e collaborazione finalizzate a creare una rete di medicina territoriale per una presa in carico completa della persona con Alzheimer. Perché alla fine siamo noi ad essere presi in carico dalle persone cui stiamo vicine”. Così, insistendo sul concetto di “comunità anche nella cura”, e di percorsi virtuosi e innovativi “che Cremona e il suo territorio stanno mettendo in atto, ponendo al centro la persona”.
Il sindaco Gianluca Galimberti ha salutato i tanti presenti al convegno “Alzheimer: rendiamo possibile l’armonia della cura”, ospitato ieri nella cornice dell’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino, alla vigilia della XXIX Giornata mondiale dell’Alzheimer. o0rganizzato da Azienda Speciale Comunale Cremona Solidale, Fondazione Elisabetta Germani Centro Sanitario Assistenziale Onlus di Cingia de’ Botti e Fondazione Vismara- De Petri di San Bassano, il convegno, dopo il saluto dei presidenti dei tre soggetti organizzatori, don Mario Dellacorna (Vismara De Petri), Enrico Marsella (Germani) ed Emilio Arcaini (Cremona Solidale), ha visto quali relatori: Carolina Maffezzoni (direttore sociosanitario Ats Val Padana), Graziella Filippini (Fondazione Besta), Simona Gentile (direttore sanitario Cremona Solidale), Isabella Salimbeni (direttore sanitario Fondazione E. Germani); Gianluigi Perati (direttore sanitario Fondazione Vismara De Petri) e, in qualità di moderatore, Daniele Villani (Figlie di San Camillo, Cremona). Non è mancato il saluto di Annalisa Losacco, musicoterapeuta coordinatrice di Alzheimer Cafè e AIMA Cremona.
Special guest: lo scrittore giornalista film maker Flavio Pagano, arrivato a Cremona preceduto dall’installazione “uMani”: da lui ideata, raffigura quattro mani, due di adulti e due di bambini, e ha fatto tappa nella nostra città dopo aver viaggiato lungo tutto lo Stivale. Pagano, facendosi testimone di tutti i familiari di persone affette da Alzheimer, ha aperto l’evento raccontando la sua esperienza personale di figlio: “Mia mamma si è malata una notte in maniera inaspettata e prorompente…”. Un racconto molto umano e toccante, raccontato con pathos e partecipazione, dinanzi ad una platea attenta e silenziosa, dai primi sintomi della malattia fino agli ultimi giorni dell’esistenza della mamma. “La cui fiamma vitale, nei suoi ultimi giorni, era concentrata negli occhi, lampeggianti, bisognosi di una relazione vera, istintiva come è il legame tra madre e figlio, e in quella sua mano che si aggrappava alla mia scatenando un download prodigioso di sentimenti e ricordi, un attimo di eternità. Poi la sua domanda: ma tu mi vuoi bene? Detto in napoletano… La prova della necessità dei sentimenti, della paura della solitudine, anche e soprattutto nel momento della fine”.
Il convegno è stato allietato da un intermezzo musicale, molto applaudito, con audizione del violino Stradivari Clisbee1669 (della collezione Storica del Museo del Violino) suonato da Aurelia Mocovei.
La persona al cento, obiettivo inclusione
Le iniziative e i progetti della Fondazione Germani di Cingia de’ Botti: la “sala del buongiorno”
Il presidente della Fondazione Elisabetta germani, Riccardo Piccioni, insieme al consiglio di amministrazione e alle direzioni dell’ente, anche quest’anno ha voluto proseguire nell’azione di divulgazione, di conoscenza e di sensibilizzazione nei confronti dell’Alzheimer. Quest’anno il ciclo di eventi in programma, dal titolo “Complementarietà ed inclusività per un’autentica centralità della Persona”, pone l’accento sugli obbiettivi già formulati nel Piano Nazionale Demenze. Li spiega il direttore generale Ivan Scaratti: “Aumentare la consapevolezza e sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, ridurre lo stigma per un miglioramento della qualità della vita ed implementare le strategie e gli interventi per l’appropriatezza delle cure”. Alle 15 di oggi, alla Germani è prevista l’inaugurazione dell’iniziativa “I mercoledì Arte e Cultura del Bar-Lume”.
“Il Bar-Lume – spiega Francesca DeNicoli, coordinatrice dello staff Educativo RSA – è la nuova sala polifunzionale di Fondazione e rappresenta il cuore pulsante delle numerose attività sia ludico-ricreative sia culturali ed artistiche destinate ai residenti, ai familiari e alla comunità. Per l’occasione sarà nostro ospite Pierdante Piccioni, dirigente medico presso l’ASST di Lodi con incarico di “integrazione Ospedale – Territorio ed appropriatezza della cronicità”.
Domani alle 15 “Senza inclusione niente”: sarà il momento di festeggiare e divertirsi con i residenti, gli utenti e i loro familiari, presentando il Centro Diurno Serena-Mente nella sua nuova veste. Stefania Bergogni, vicedirettore generale, spiega: “Il Centro Diurno è stato da pochissimo ristrutturato al fine di renderlo maggiormente indicato all’accoglienza di persone con fragilità cognitive e comportamentali: sono state create una “Sala del buongiorno” e una cucina terapeutica, secondo una progettazione integrata di architettura specifica per la malattia”.
da “La Provincia” del 21/09/2022
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